Ecco il racconto di Mauro, uno dei partecipanti alla gita sulla neve a Saint Oyen dello scorso 23 e 24 febbraio.

Con questa fanno tre.. per il terzo anno consecutivo come UNITALSI-IVREA abbiamo organizzato un bel WE tra monti, neve e divertimento in compagnia, ospiti ancora una volta dell’antica e bellissima casa Ospitaliera di S. Oyen, posta da quasi mille anni lungo la via Francigena, giusto sotto al Colle del Gran San Bernardo.
Quest’anno il gruppo era composto da 10 ragazzi disabili accompagnati da 9 volontari (tra questi la piccola Chiara di soli 8 anni) che hanno vissuto due giorni in fraterna compagnia.
Il programma ormai è ben collaudato, si è trattato infatti di una riedizione di quanto fatto nel 2011 e 2012, con la sola variante di aver preferito al freddo Gennaio il più luminoso mese di Febbraio.
Ritrovo alla stazione di Ivrea alle 9.15 per caricare auto e furgone, arrivo verso le 11 allo snow park adiacente la pista da fondo di Flassin e subito via con le prime corse su bob, slittini e ciambelloni!
Tutto sommato non faceva troppo freddo con meno 5 gradi, ma col clima asciutto tipico di quelle quote e pure un po’ di sole il mix era perfetto.
La neve, seppur non abbondantissima, era comunque sufficiente e ben preparata dagli operosi addetti locali.
Verso le 13.30 una pausa doverosa per il pranzo al sacco, consumato nella moderna e confortevole struttura del Foyer du Fond e poi via di nuovo per tante corse spericolate e spassosissime!
Dei tue Tapis roulant solo quello più corto era funzionante, quello delle piste più facili, le Baby come si dice.
Ma quella è roba da ragazzi, non da veri duri come noi!
E allora su a piedi, carichi di attrezzatura, per andarsi a godere le discese più lunghe della pista Senior, quella dove la discesa è più lunga e i muri di neve consentono delle curve paraboliche da brivido.
Risate, comici capitomboli e grida di gioia, specie con le discese in gruppo.. un grande divertimento insomma.
Alla chiusura dell’impianto siamo andati verso la casa Ospitaliera, distante circa un chilometro.
Cambiati e asciutti ci siamo dati appuntamento in una calda e tranquilla saletta tutta rivestita di legno, per passare un’oretta insieme in attesa della gustosa cena.
Per passare il tempo abbiamo fatto divertenti giochi di gruppo: una combattuta gara a squadre nel completare un cartellone a tema (Neve, guarda un po’) e poi il classico mimo dei titoli di film.
La cena è stata abbondante e gustosa, consumata nella nuova sala da pranzo in compagnia di altre famiglie anch’esse ospiti della Casa. Abbiamo pure festeggiato la piccola Chiara, che aveva compiuto 8 anni giusto il giorno prima: una torta fatta in casa e 8 candeline capricciose, di quelle che non si spengono se non con l’acqua.
Il clima familiare che caratterizza l’ospitalità della Casa ci ha ancora una volta di sentirci a nostro agio e gli ampi spazi presenti nella struttura ci hanno consentito di ritemprarci e vivere al meglio qualche ora in compagnia.
Dopo cena abbiamo passato la serata nella sotterranea sala giochi, con calcio balilla e ping-pong.
Ma la giornata era stata piena ed impegnativa, quindi già alle dieci e mezza era ora di andare a dormire, divisi in tre camerate da 5 a 9 componenti ciascuna.
Il mattino dopo alle 8 i ragazzi erano tutti già vestiti e pronti per la neve mentre noi volontari ancora facevamo la spola tra i bagni e le camere per cominciare a sistemare le borse.
Dovevamo infatti lasciare le camere in mattinata e poi avevamo deciso di andare alla messa delle 9.30 nella vicina chiesa parrocchiale, posta giusto a 5 minuti a piedi dalla Casa Ospitaliera.
Don Luciano ci ha riconosciuti e accolti salutandoci nell’Omelia.
Eccoci quindi pronti ad affrontare di nuovo il freddo e la neve, per un’altra bella giornata spesa passando ore su e giù per le piste da bob, o lanciandosi giù per il pendio con la snow-bike tra derapate e capitomboli divertenti.
E poi fantastiche discese col gommone nella pista con le curve paraboliche, da soli o in gruppo uniti come a formare un trenino.
Gruppi al massimo da quattro componenti visto che la poca neve non aveva consentito di realizzare curve paraboliche sufficientemente alte e sicure.
Ma questo non ci ha impedito di divertirci in compagnia, nemmeno le faticose risalite a piedi ripetute decine di volte sono state di troppo.
Intanto dal Canavese giungevano notizie di bufere di neve e mal tempo, mentre noi eravamo al sole in un contesto di montagna incantevole.
Pausa pranzo al Foyer con un’ottima polenta con salsiccia e per finire la giornata una altrettanto gustosa merenda con biscotti e pandoro portati da casa e te offerto dai gestori del locale, per i quali oramai siamo una ben nota conoscenza.
Giusto per ritemprarci prima di partire per il rientro a Ivrea: caricate auto e furgone si riparte: lasciamo il bel tempo e ci dirigiamo verso valle e già vediamo nuvole e auto sporche di neve che salgono in direzione opposta.
Finiamo nel pieno della nevicata passando Pont Saint Martin, sempre più intensa fin verso Ivrea, e lo scarico dei bagagli sotto la neve è la giusta conclusione del WE sulla neve 2013.
Una bella esperienza davvero quindi, a conferma di quanto già vissuto l’anno scorso.
Come Unitalsi-Ivrea ringraziamo i gestori della Casa Ospitaliera (don Giuseppe in primis) per la loro ospitalità, gli addetti dello snow-park per la disponibilità e l’affettuoso accompagnamento, i volontari partecipanti e soprattutto i ragazzi che hanno voluto vivere in nostra compagnia questa esperienza.
Alla prossima!
Mauro Vollaro